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Nella storia delle origini delle Università c'è un momento di passaggio, un momento di trasformazione, una radice che non può essere dimenticata. Dietro l'imponente crescita delle Università di Parigi e di Bologna, la prima specializzata in teologia, la seconda in giurisprudenza, c'è una storia che affascina e che segna una trasformazione epocale: le universitates studiorum non nascono dal nulla ma proprio dalle scuole delle cattedrali. Sono le cattedrali che hanno organizzato, dopo gli scriptoria monastici, la nuova cultura; sono loro ad aver insegnato le Arti Liberali, ad aver trasmesso le lingue latina e greca, insomma il sapere antico al mondo nuovo. Le scuole prendevano in carico i giovani, dunque li mantenevano e li istruivano in un percorso di anni. In tempi in cui la diffusione della scrittura era prevalentemente limitata ai religiosi, anzi a una parte di essi, le cattedrali svolgono un compito complesso, di trasformazione e rielaborazione della cultura antica. Universitas studiorum significa progressiva trasformazione di un sistema complesso di insegnamenti in rapporto alle esigenze del mondo laico e a quelle del "mercato", dell'amministrazione pubblica e privata, legate spesso ai grandi scambi commerciali sulle rotte del Mediterraneo fra XI e XIV secolo. Questo volume ricostruisce la storia delle cattedrali viste non come "monumento", non solo come un edificio per la preghiera ma una realtà complessa, il fulcro per secoli della civiltà europea.